giovedì 11 marzo 2021

Il nuovo quartetto elettrico e l'album di Enzo Favata THE CROSSING


Un disco che arriva dopo due anni di concerti in Festival tra UK, Giappone, Asia, Sud America ed infine, nel 2020 in Italia. Un lavoro che ha reso questa formazione ancora più affiatata e compatta intorno ad un nome emblematico, The Crossing, inteso come attraversamento, passaggio, un nome che racchiude i diversi stili che si fondono nella musica di questo quartetto.

Già dal primo ascolto lo sguardo al jazz prog degli anni '70 assume un suono contemporaneo ed originale in un trafficato incrocio sonante, dove autostrade elettroniche si intersecano con piste desertiche, ipnotiche ritmiche etiopi ed assordanti strade metropolitane. A guidare, Enzo Favata, da 30 anni sulla scena jazz internazionale musicista creativo e produttore, definito dalla stampa ingelse “maverick” che ha scelto al suo fianco Pasquale Mirra al vibrafono e marimba midi, Marco Frattini, batteria e percussioni e Rosa Brunello, basso e contrabbasso. Favata ha voluto curare con particolare attenzione la produzione artistica dell'album, senza però rinunciare alle dinamiche e all'interplay live tipici del jazz. Il risultato è un suono
contemporaneo, che guarda alla tradizione come fondamento, per poi svilupparsi in innumerevoli direzioni. Il jazzista sardo racconta così la nascita del disco: “The Crossing oltre al titolo dell'album è anche il nome della band che avevo in mente di costituire da molto tempo. Per scrivere e creare la musica anche con l'elettronica, avevo bisogno di trovare dei jazzisti che avessero un nuovo modo di porsi nel trattare i materiali musicali, che fossero liberi, padroni del jazz e di altri linguaggi. L'equilibrio ed il grande intreplay che si è creato dopo varie tournée con Rosa Brunello, Marco Frattini e Pasquale Mirra, è quello di una vera e propria band e lo si sente sul palco, con passione, affiatamento e il grande virtuosismo dei musicisti coinvolti.

Ho deciso di riportare un'atmosfera live direttamente dal palco sull'album, passando dallo studio solo per aggiungere alcune parti dell'arrangiamento con tastiere analogiche che hanno caratterizzato il suono degli anni '70 coinvolgendo altri musicisti in sala di registrazione, per creare dei piccoli camei orchestrali inseriti negli arrangiamenti. Una scelta creativa che ha aggiunto quel sapore di attraversamento temporale e di genere. Quattro brani su sei sono stati registrati nell'estate 2020 durante un tour in Italia, in studio sono state fatte registrazioni addizionali lasciando totalmente l'energia del live. Scrivere parti aggiuntive su di una forma già prestabilita, mi ha dato modo di espandere e centrare maggiormente il progetto discografico, un ambiente sonoro che ha visto oltre ad i nostri strumenti: synth analogici vintage degli anni '70, chitarre elettriche,

organi analogici, voci utilizzate come strumento, parti orchestrali ed un quartetto d'archi, insieme a strumenti inusuali.

Per questo mi sono avvalso di straordinari ospiti come Salvatore Maiore, Marcello Peghin, Maria Vicentini, Ilaria Pilar Patassini e la virtuosa dello guzheng, la cinese Zhan Qian, con cui ho tenuto dei concerti in Cina e che ha inciso la sua parte in uno studio di Nanchino. Nella sessione in studio nel febbraio 2021 abbiamo registrato due brani, “For Turiya” di Charlie Haden, un omaggio ad uno dei musicisti più poetici del jazz ed un brano nuovo molto elettronico e potente nato da un'idea comune del nostro collettivo dal titolo emblematico “Black Lives Matter” dove insieme al quartetto, idealmente, rappano Malcolm X, Fela Kuti e Steve Biko: il messaggio del brano ricorda che il razzismo è un problema mai risolto. La traccia passa dal caotico e contemporaneo paesaggio metropolitano, con una dinamica drum&bass, verso l'Africa felakutiana.”


L'album si apre con “Roots”, brano di Ian Carr's Nucleus, leggenda del jazz rock inglese degli anni '70 e lo spirito creativo di quel periodo è presente come un richiamo nel disco, rispetto alla versione originale Favata ha creato un arrangiamento inserendo parti orchestrali e per quartetto d' archi insieme alla voce ed ai suoni dei synths analogici.Tra questi il Theremin, che nell'album spesso fa sentire la propria voce come una sorta di filo conduttore.

"Turn” è invece un brano già presente nel repertorio di Favata, che utilizza principalmente il sax soprano, più precisamente un saxello della Rampone & Cazzani, con un suono decisamente originale e con diversi interventi di strumenti elettronici, tastiere e organi vintage, theremin e synth analogici.

“Salt Way” ci porta in un “quarto mondo” sonoro, per citare Brian Eno e Jon Hassel, Jan Bang, ma si ispira e racconta ancora l'Africa e l'affascinate Etiopia insieme alla famosa “via del sale” che parte dalla Dancalia; è un brano molto sentito, suonato magistralmente dalla band e ospiti, un omaggio alle frequentazioni etiopi di Favata dove ha suonato molto con musicisti locali, tra cui l'icona Mulatu Astatke.

“Oasis” chiude la versione digitale e CD dell'album ed è una traccia ipnotica in cui Favata sceglie il suo secondo strumento, il clarinetto basso, per esplorare scale etiopi, in un crescendo che si sviluppa in 12 minuti, da gustare tutto di un fiato come le vecchie facciate intere degli LP anni '70 .

Un altro elemento che guarda ai classici è la cura quasi maniacale con cui è stato registrato e mixato il suono di un disco apparentemente difficile, vista la sua natura live sul palcoscenico, Favata voleva ricreare un ambiente ed un sound tipico delle grandi produzioni prog e psicheliche degli anni '70, utilizzando strumenti originali dell'epoca, mixer, compressori ed effetti analogici. Per questo compito ha chiamato Alberto Erre, senior sound engineer, grande conoscitore dei filtri analogici, per una settimana chiusi nello studio Rockhouse, in un autentico tuffo tra iper tecnologico e passato vintage il fonico ed il musicista sardi hanno creato un colore davvero speciale con un muro di suono caldo ed avvolgente è un risultato difficilmente raggiungibile con i nuovi sistemi digitali.


Link per preascolto: https://soundcloud.com/user-612525774-510227484/sets/enzo-favata-the-crossing/s-FRJDqQTJoBD


Contatto per promozione e booking:

Govind Singh Khurana – 0039 348 8836595

niafunken@gmail.com


www.niafunken.com

www.janaproject.com





Credits:


The Crossing - brani e strumenti suonati


Roots (Ian Carr& Nucleus)

Enzo Favata - sax, theremin, samples, arrangiamenti

Pasquale Mirra – vibrafono, marimba midi, Fender Rhodes

Rosa Brunello - Fender Bass

Marco Frattini - batteria, Roland Spd

--

Musicisti ospiti:

Ilaria Pilar Patassini - voce

Salvatore Maiore - violoncello

Maria Vicentini - violino, viola

Marcello Peghin – chitarra elettrica Fender Stratocaster


Turn (Enzo Favata & Marcello Peghin)

Enzo Favata - sax, theremin, samples,

Pasquale Mirra – vibrafono, marimba midi

Rosa Brunello - Fender Bass

Marco Frattini batteria, Roland Spd

--

Musicisti ospiti:

Ilaria Pilar Patassini - voce

Salt Way (Enzo Favata)

Enzo Favata – sax soprano, flauto indiano di metallo & live electronics, Tastiere: Arp 2006, Hammond B3, Obereim Matrix 12, theremin, samples, arrangiamenti

Pasquale Mirra – vibrafono, marimba midi

Rosa Brunello - Fender Bass

Marco Frattini - batteria, Roland Spd

--

Musicisti ospiti:

Ilaria Pilar Patassini - voce

Salvatore Maiore - violoncello

Maria Vicentini - violino, viola

Giorgio Peghin - organo Viscount Legend



For Turiya (Charlie Haden)

Enzo Favata - sax soprano, theremin - tastiere: Yamaha Cs 80

Pasquale Mirra – vibrafono, marimba midi, Fender Rhodes

Rosa Brunello - contrabbasso

Marco Frattini - batteria, Roland Spd

--

Musicisti ospiti:

Salvatore Maiore - violoncello



Black Lives Mater (Favata, Brunello, Mirra, Frattini)

Enzo Favata sax soprano - tastiere: Yamaha Cs 80 Samples

Pasquale Mirra – vibrafono, marimba midi, Fender Rhodes

Rosa Brunello - Fender Bass

Marco Frattini - batteria, Roland Spd

--

Voci: Fela Kuti, Malcom X, Steve Biko


Oasis (Enzo Favata)

Enzo Favata - clarinetto basso - additional keyboards: Arp 2006, Hammond B3, Roland Jupter 8

- pianoforte - Obereim Matrix 12 - samples, live electronics, arrangiamenti

Pasquale Mirra – vibrafono, marimba midi, Fender Rhodes, live electronics

Rosa Brunello - Fender Bass, effetti

Marco Frattini - batteria, Roland Spd, darbuka, percussioni

--

Musicisti ospiti:

Ilaria Pilar Patassini - voce


Registrazioni dal vivo, 2020

Turn, Oasis, Salt Way sound engineer Attilio Lombardo

Roots sound engineer Giacomo Jakkeddu Sanna


Registrazioni in studio: Febbraio 2021, session al Carrabbuffas Studio

Black Lives Matter, For Turiya

sound engineer Alberto Erre

Additional instruments and keyboards on all tracks were recorded February 2021


Mixaggio- Febbraio 2021

RockHouse Studio

sound engineer Alberto Erre

Mixer Trident 1990


Mix Session - Daw ProTools HD - Desk Trident Vector 432 - Master Bus compressor Neve 33609Jd - Converter A.D Lavry Blue M.AD824. Drum ins. Valley People610 + Tubetech CL2A + Emt 140 plate reverb - Bass ins. UA1176 - Vibra ins. Manley VariMu  - Sax ins. Millennia Stt1 Producerpack tube Vs - EFX:Reverb Lexicon 224Xl + Lexicon lx480 - Tc 2290 - Eventide Eclipse - H3000se


Mastering Session- Daw: Protools Hd - Efx Chain: Brainworx BX_digital V3 M/S plugin- Lindell 354E MultiBand Compressor plugin - Manley Massive Passive Eq Mastering Vs - Manley VariMu Compressor Mastering vs - Weiss MM-1 Limiter 


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